Madonna, il corpo del reato: Body Of Evidence prima o poi diventerà un cult


Rebecca Carlson è una donna bellissima, una mantide, una provetta divoratrice di uomini. Lei punta al denaro, alla ricchezza, è una donna senza scrupoli… questo è ciò che sembra. Sarà vero? Andrew Marshall, ricco e anziano, viene trovato morto. Rebecca aveva intrecciato una relazione con il benestante vegliardo, e lui è deceduto per un’overdose di cocaina e sess0… estremo. Manette ai polsi del defunto e una videocamera che ha ripreso le scene più audaci: Rebecca è la sospettata perfetta e tutto sembra andarle contro. È veramente lei la colpevole, l’arma del delitto?

Body Of Evidence, nel gennaio del 1993, segnò il ritorno di Madonna sul grande schermo. Il grande cast (Willem Dafoe, Joe Mantegna, Anne Archer e una meno famosa ma bravissima Julianne Moore) non bastò a salvare il film dal naufragio. Madonna venne nominata e vinse un premio: peggior attrice protagonista. Il suo rapporto con il mondo della celluloide è sempre stato difficile e costellato da alti (pochi) e bassi (tantissimi, innumerevoli). Eppure questa pellicola firmata Uli Edel (Christiane F. – Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino) è piena di scene che forse un giorno diventeranno cult…



Madonna/Rebecca lega il suo amante avvocato Frank/Willem Dafoe, poi lo tortura con cera bollente mentre fanno l’amore… lei domanda alla sua nuova vittima se ha paura, ma Rebecca sa come giocare e sa con chi può e deve farlo… Madonna/Rebecca costringe Frank a ferirsi con dei cocci di vetro durante un rapporto… Madonna/Rebecca presa a schiaffi dalla moglie di Frank, l’attrice Julianne Moore… scena che – narra la leggenda – entusiasmò i giornalisti presenti alla prima americana del film. 

Il thriller erotico venne servito caldo, caldissimo, con una Material Girl nuda e senza nessuna inibizione. Era il periodo più rovente di tutta la sua carriera. Quell’era che ha visto la Regina Del Pop cantare, danzare, recitare e farsi fotografare con un unico obiettivo: svegliare la coscienza addormentata degli americani – in primo luogo – e del mondo. Tutti avevano (e hanno?) paura del sess0 e quindi lei decise di rompere, con la sua furia canterina, le dighe di un silenzio troppo comodo. Le domande, volendo, sono sempre le stesse: pubblicità, sincerità o furbizia? Forse Madonna era sincera e anche furba, forse il suo promuoversi cambiando continuamente modo e aspetto di presentarsi è dovuto ad un mix di tante cose. Sarebbe più facile pensare a lei come ad una vedova nera del marketing, ad una interessa solo al profitto… ma in questo caso l’arte dov’era e dov’è? Attrice brava o forse no, camaleonte brava nei calcoli o forse spontanea ragazza amante del travestimento/cambiamento…

Incasellare una persona in un sola parola è semplice, comprenderla è sicuramente meno facile. Madonna, agli ammiratori e a chi non l’ha mai amata, ha offerto anche questo spunto. Datele un Oscar, subito.

RainbowPop