Ishtar: uomo e strega, alchimista del futuro


 

Chi è Ishtar? Probabilmente un uomo come tanti, un uomo con il nome di una dea, un essere del futuro. Ha in sé il principio maschile e femminile, ha in sé la forza per sviluppare qualcosa di nuovo: una coscienza pari a quella di una divinità. Il personaggio, un contadino romantico, forte e sognatore, vive felicemente la sua esistenza assieme al compagno, Sargon. Entrambi amano occuparsi della loro fattoria, dei campi, degli animali, della Terra. Ishtar ricorda, con vivacità e curiosità, le sue visioni notturne, i suoi sogni. Ed è proprio grazie ad un sogno che inizia a domandarsi molte cose… La mia anima c’è sempre stata? IO sono anima? In poche immagini oniriche vede la sua essenza prendere la forma di una grande sfera, di un bel verde smeraldo… Tutto qui? No! Ishtar prende e parte, seguito dal suo amato Sargon, vuole risposte. Vuole incontrare, addirittura, la Madre di tutte le Madri… Solo Lei potrà dargli una risposta, unica e certa. L’ambientazione, bucolica e sognante, non fa parte di questo mondo e tutto è sospeso in un affresco pronto a diventare nitido. Parola dopo parola.

 

Il libro è stato scritto una decina di anni fa, tra il 2005 e il 2008, dopo un sogno dell’autore. Cosa c’era in questo sogno? Esattamente ciò che Ishtar riporta stupito, con un breve racconto, ad alcuni dei suoi amici.

Quello di Ishtar è un mondo di speranza e crescita, è la storia di un’anima consapevole, di un alchimista che non si dà nomi. Ad Ishtar interessa solo sapere, conoscere, condividere, essere sereno, essere amore. Essere se stesso. Il suo è un mondo di fantasia, frutto di un sogno nel sogno. È un futuro destinato ad essere il presente di ogni anima consapevole.

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