Salvini ricorda De André, ma i fan di Faber non gradiscono


Poeta, menestrello, cantautore, rivoluzionario, compositore, tessitore di parole, pittore di sillabe, maestro della filastrocca: Fabrizio De André, a distanza di vent’anni dalla sua morte, viene ricordato dall’Italia intera. Salvini compreso. Il Ministro – su Facebook e Twitter – ieri ha condiviso alcuni versi di una celebre canzone del Faber, Il Pescatore.

Il risultato? In molti hanno ricordato a Matteo Salvini la vicinanza del cantautore genovese con le minoranze. Fabrizio De André ha cantato le diversità del mondo, spargendo versi e note per tutti… nessuno escluso.

Faber con la sua musica ha dato voce alla vita, alla morte, alla guerra, agli amanti, agli amori omosessuali, alle ragazze di strada, a chi voleva un po’ di libertà, alle voglie e all’invidia della gente comune.



De André, con Una storia sbagliata, diede voce anche alla tragica fine di Pier Paolo Pasolini. I versi, delicati e feroci, esplorarono la vita di Pasolini e la sua morte violenta e improvvisa.

Una storia da dimenticare, sbagliata, insabbiata… Faber, senza giri di parole, nel 1980 espresse il suo pensiero su un poeta, come lui, prematuramente scomparso.

Non ci rimane che ricordare Fabrizio, ascoltando le sue parole e le sue canzoni. Tra un panino alla nutella e una pizza rigorosamente italiana.

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