Via Col Vento: il capolavoro di Victor Fleming compie 80 anni


15 Dicembre 1939: Via col vento – del regista Victor Fleming – fa il suo esordio ufficiale sugli schermi cinematografici americani. Sono passati 80 anni ma il fascino di questo film immortale, e della sua meravigliosa protagonista, è rimasto immutato.

La scrittrice Margaret Mitchell – Atlanta, 1900/1949 – con il romanzo Gone with the wind vinse il Premio Pulitzer, regalando a se stessa e al mondo intero l’eroina di tutte le eroine: Scarlett O’Hara, interpretata sul grande schermo da Vivien Leigh.



Rossella O’Hara è bella e viziata, ama circondarsi di ammiratori e dire sempre no… il suo sguardo ammaliante seduce e incanta tutti i ragazzi della Georgia del 1861, ma l’unico uomo a non cedere alla sua bellezza è proprio – casualmente – quello che lei vorrebbe per sé: Ashley Wilkes.

Durante un ricevimento alle Dodici Querce, piantagione della famiglia Wilkes, il cuore di Rossella va in mille pezzi: Ashley la lusinga con grazia, tesse lodi alla sua bellezza, ma le fa capire chiaramente che è già impegnato con Melania Hamilton, cugina con cui vuole convolare a nozze. Il rifiuto? Non è contemplato nel vocabolario di Miss O’Hara… Rossella schiaffeggia Ashley e lo insulta duramente. Alla scena assiste Rhett Butler, bellimbusto privo di scrupoli e dal baffo seducente. Il triangolo amoroso andrà avanti per centinaia di pagine (nel romanzo, ovviamente) e per quasi 4 ore di film.

La guerra di secessione americana fa da sfondo alle vicende di Rossella e del suo animo apparentemente inaridito ma sempre pronto a far nascere nuovi germogli e speranze.

Miss O’Hara perde la ricchezza, ma sarà capace di risorgere dalle ceneri della guerra più forte e ricca di prima. Miss O’Hara non ha accanto l’uomo dei suoi sogni, e allora userà tutti gli altri per farsi una posizione e arrivare ad avere l’unica cosa che realmente desidera: il cuore di Ashley. Rhett, che da subito ammira e comprende il carattere di Rossella, cercherà in ogni modo di far sua quella donna prepotente e ostinata. Perché loro sono uguali, liberi e ribelli, egoisti ed egocentrici. Sì, riuscirà a sposarla ma non ad averla come lui vorrebbe. Lei appartiene solo a se stessa, appartiene alla sua ansia di vivere…

Matrimoni, lutti, schiavitù, libertà, separazioni, battaglie, città in fiamme, distruzione e ricostruzione, morte, vita, abbandono e ovviamente la tenacia della protagonista.

Via col vento vinse ben 10 Oscar, diventando da subito il simbolo stesso di Hollywood e del cinema. Tra tutti i nomi legati al film (Clark Gable, Leslie Howard e la ultracentenaria Olivia De Havilland) quello di Vivien Leigh spicca per talento e bellezza. Il suo volto – e pensare che fu quasi scartata per il ruolo – ha donato a Rossella gli occhi verdi più intensi della cinematografia americana e mondiale. I suoi lineamenti, da bambola di porcellana, hanno dato ancora più forza e vigore all’indole irruenta del suo alter ego di celluloide.

Vivien Leigh, assieme alla sua Miss O’Hara, ha vinto il tempo e lo spazio. L’attrice, dall’esistenza infelice e tormentata, è il simbolo stesso di Via col vento e di quella frase che non cadrà mai in disuso… dopotutto, domani è un altro giorno. Perché ricominciare, saperlo fare, è ciò che tutti vorremmo imparare.

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